Come curare la vulvodinia: diagnosi e terapie
All’ambulatorio di ginecologia del Centro Medico Europa, a Firenze, si trattano tutte le patologie, anche quelle rientranti in una sfera poco nota della medicina. Tra queste la vulvodinia, a lungo sottovalutata in medicina con conseguenti diagnosi tardive. Sebbene molte donne soffrano di dolore vaginale (si calcola che colpisca circa il 14% del panorama femminile), poche di loro si rivolgono a un medico per affrontarlo. L’attenzione di un ginecologo competente, unita a capacità di ascolto e di dialogo, permette una diagnosi precoce. A seguito della diagnosi, i ginecologi esperti in vulvodinia che operano al Centro Medico Europa valutano e propongono il trattamento ideale per le tue esigenze. In caso di dolore vulvare localizzato, bruciore intimo dopo un rapporto sessuale, dolore vaginale generalizzato o irritazioni prolungate nelle parti intime ti consigliamo prenotare una visita ginecologica in tempi brevi.
Cos’è la vulvodinia?
La vulvodinia è una patologia che interessa i genitali esterni della donna, e si manifesta con dolore e bruciore cronico anche in assenza di alterazioni evidenti della vulva o dei tessuti circostanti. Il disturbo può colpire a qualsiasi età, ma compare più spesso in età fertile. Per lungo tempo la vulvodinia è stata considerata a torto una malattia psicosomatica, quando invece alla base ha fattori biologici da tenere in considerazione per impostare una terapia efficace. Tuttora non è chiara la sua evoluzione, ma sicuramente più elementi concorrono alla sua comparsa. Riconoscere la complessità della vulvodinia è il primo passo per una cura efficace, e palesa la necessità di un protocollo terapeutico multidisciplinare.
Come si cura la vulvodinia?
È importante che la paziente esponga liberamente i sintomi della vulvodinia durante la visita ginecologica per stabilire come curarla. Esistono terapie farmacologiche, psicoterapiche, fisioterapiche, da seguire in combinazione per una cura personalizzata. Una maggiore informazione su sintomi e trattamenti di questa patologia diffonde la consapevolezza dell’opportunità di un consulto medico. Chiarito che la vulvodinia è una malattia che può anche avere lunga durata, una cura è comunque possibile.
Quali sono le cause che provocano la vulvodinia?
In gran parte dei casi cronici, il dolore vulvare è legato ad uno stato infiammatorio dovuto ad un’ipersensibilità dei mastociti, le cellule immunitarie. Come reazione alla continua esposizione ad agenti infettivi o potenzialmente irritanti, i mastociti attivano la difesa alla minima comparsa di fattori che normalmente non causerebbero alcuna reazione mastocitaria. Anche alla scomparsa dell’agente scatenante permane il sintomo della reazione immunitaria. Una predisposizione genetica alle infiammazioni ed un’alterazione delle difese immunitarie dei genitali esterni possono causare vulvodinia, per cui è consigliabile l’utilizzo di detergenti non aggressivi e di abiti in fibre naturali. Anche traumi da rapporti sessuali e terapie ginecologiche invasive possono creare dolore vaginale. Molte donne hanno fibre nervose più numerose nell’area vulvare, e sollecitazioni continue o interventi invasivi possono aggravare determinati sintomi o renderli cronici.
Quali sono i sintomi della vulvodinia?
La manifestazione tipica della vulvodinia è il dolore percepito intorno all’apertura della vagina, cioè nel tessuto vulvare. Questo può essere accompagnato da bruciore o sofferenza specifica di vestibolo, clitoride e perineo, e in alcuni casi può estendersi all’interno coscia. Raramente il fastidio è accompagnato da manifestazioni visibili, per cui solo la paziente può aiutare a definire la corretta diagnosi. Il dolore vaginale può interessare tutta l’area vulvare o comparire in modo intermittente ed intenso, con forte bruciore localizzato. Spesso si possono percepire tagli, punture di spillo o scosse elettriche, in altri casi solo tensione e irritazione costanti. Il disagio non deve essere sottovalutato, poiché quando la vulvodinia persiste a lungo ai sintomi fisici si accompagnano quelli psicologici. In assenza di cura, si osserva frequentemente l’insorgenza di ansia, irritabilità e depressione.
Come guarire dalla vulvodinia: le cure delle patologie vulvari al Centro Medico Europa
La vulvodinia deve essere valutata singolarmente per gravità e durata dei sintomi, e per fattori di rischio. Non esiste una cura standard, vista la molteplicità dei fattori che determinano la patologia. Ogni donna sarà sensibile ad una combinazione di terapie che permetteranno una guarigione completa. Il Centro Medico Europa affronta la vulvodinia proponendo un approccio multidisciplinare per indicare alla paziente come curarla nel modo più personalizzato ed efficiente. La terapia farmacologica prevede l’applicazione locale di sostanze capaci di ridurre l’infiammazione e bloccare l’azione dei mastociti, in combinazione ad analgesici. Se sono sorti disagi di ordine psichico, quali depressione o ansia, è utile una terapia farmacologica sistemica, associata alla psicoterapia cognitivo comportamentale. Questo approccio è utile sia per affrontare il malessere psichico che per aumentare la capacità di gestione dello stress. A volte può essere utile una riabilitazione del pavimento pelvico, anch’essa offerta al Centro Medico Europa, presso l’ambulatorio di fisioterapia. L’intervento chirurgico rappresenta l’unica soluzione praticabile in casi severi di dolore vaginale, e consiste nella rimozione di terminazioni nervose che col tempo però possono rigenerarsi causando nuovamente dolor. In alternativa, si può optare per l’iniezione locale di botulino, che paralizza temporaneamente le terminazioni nervose, ripetibile se necessario quando l’effetto è scomparso.
Esame di Vulvoscopia per la diagnosi della vulvodinia
I ginecologi del Centro Medico Europa, esperti in vulvodinia, riescono a diagnosticare la patologia sulla base di una comunicazione chiara e serena con la paziente, prima di procedere all’esame clinico. Il colloquio fra il medico e la paziente che espone i sintomi è una fase fondamentale della visita ginecologica, a cui segue il swab test (o test per l’allodinia). Questo consiste nel premere lievemente punti specifici del tessuto vulvare con un cotton fioc e valutare la reazione al dolore della paziente. La certezza della diagnosi arriva solo con esami volti ad escludere la presenza di altri fattori ai quali attribuire il dolore vulvare. Fra questi, la vulvoscopia è un esame diagnostico col quale si esamina il tessuto dei genitali esterni femminili per individuare eventuali microlesioni. Per osservare lo stato di salute di vulva e tessuti circostanti, si utilizza semplicemente uno strumento capace di ingrandire il tessuto cutaneo, per cui l’esame è assolutamente non invasivo e non provoca eventuali nuovi traumi.
La tecnologia innovativa del Vagy Combi per i disturbi vaginali
Uno dei macchinari più innovativi disponibili a Firenze presso il Centro Medico Europa è il Vagy Combi, specifico per la riabilitazione del pavimento pelvico attraverso l’azione combinata di radiofrequenza ed elettroporazione. La radiofrequenza ha un’azione tonificante sul tessuto genitale della donna, stimolando la produzione di collagene ed il microcircolo. Contemporaneamente, l’elettroporazione consente di somministrare farmaci solo per via locale senza dispersione a livello sistemico. In questo modo il principio attivo viene assorbito ad alta concentrazione direttamente dalle cellule. Vagy Combi ad oggi rappresenta una delle tecnologie più efficaci per la cura della vulvodinia, con un’azione mirata e localizzata nell’area da trattare.
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FAQ - Domande frequenti
Quando compare, il dolore vulvare può essere generalizzato, cioè interessare tutta la vulva ed i tessuti circostanti, oppure localizzato in una determinata zona. Ad esempio può comparire solo in vestibolo o clitoride. Il dolore generalizzato spesso inizia senza cause apparenti, ovvero sorge spontaneamente, senza che sia possibile individuare il fattore scatenante. Può essere percepito in modo costante anche in assenza di stimolazione del tessuto, impedendo alla donna gesti ordinari come sedersi, andare in bicicletta e perfino urinare. In altri casi il dolore vulvare inizia a seguito di eventi traumatici, quali rapporti sessuali o interventi ginecologici invasivi, che determinano la comparsa di microlesioni del tessuto cutaneo. Fra i casi di vulvodinia provocata, la percezione di bruciore intimo prima e dopo il rapporto sessuale, cioè la vestibolodinia, spesso è aggravata da un’eccessiva tensione dei muscoli del pavimento pelvico. La sensazione può essere tanto insostenibile da impedire la penetrazione, incidendo profondamente nella sfera intima di coppia in assenza di rimedi. La vulvodinia può sorgere a seguito di infiammazioni ricorrenti o traumi ripetuti nell’area vulvare. Non c’è un’età a maggior rischio, anche se si associa più spesso all’età fertile, nè è chiaro come sorga, essendo causata da una concomitanza di fattori.
La vulvodinia richiede precauzioni specifiche volte a prevenire le più lievi infiammazioni. Si tratta di misure consigliabili anche ad una donna sana ma essenziali in presenza di dolore vaginale. La prima raccomandazione attiene ad una buona igiene intima, che deve prevedere l’uso di detergenti delicati e neutri, incapaci di alterare in alcun modo il tessuto vulvare, e protettivi da eventuali agenti infettivi o irritanti. Per combattere la secchezza vaginale alla base di potenziali traumi dell’area, si possono usare lubrificanti o agenti idratanti neutri, ma l’ideale sarebbe limitare qualsiasi contatto non necessario. Perfino l’uso di proteggi slip e slip è da limitare, e comunque sono da preferire di colore bianco e di fibre naturali. Anche abiti troppo aderenti possono attivare reazioni immunitarie eccessive, soprattutto se sintetici e rigidi, e causare vulvodinia.
Queste misure precauzionali non rappresentano una cura, e non impediscono il ripresentarsi del dolore vulvare: per una guarigione occorre rivolgersi ad un esperto.
La cura della vulvodinia dipende dalle sue caratteristiche. In ogni caso clinico, la malattia può avere manifestazioni diverse, dall’esordio alle caratteristiche dei sintomi. Anche la durata del dolore vaginale si differenzia da una paziente ad un’altra, e in base ai fattori che contribuiscono alla sua comparsa il sintomo avrà un decorso proprio. In ogni caso, è da considerare che i ginecologi esperti in vulvodinia sanno sempre valutare la combinazione dei diversi rimedi disponibili capace di accelerare i tempi di guarigione. La durata della patologia è variabile da pochi mesi a qualche anno, e solo una cura personalizzata risulta efficace.
Medici di riferimento:
Dott.ssa Clementina Dell’Omo
Dott. Riccardo Rossi
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