Con l’arrivo della stagione più calda il piacere di esporsi al sole fa dimenticare i danni che può provocare; i raggi ultravioletti sono più intensi e difendersi dalle radiazioni è essenziale sia per la salute della pelle che per motivi meramente estetici. Conosciamo bene le precauzioni da adottare per evitare i danni connessi all’esposizione solare: un’alta protezione è il principale alleato nella difesa della pelle, soprattutto se chiara, mentre evitare le ore centrali della giornata allontana più di un disturbo.
Fra gli effetti più spiacevoli, le macchie della pelle causate dall’eccessiva esposizione alle radiazioni UV, naturali o artificiali, sono discromie dovute ad un accumulo localizzato di melanina, la sostanza determinante la pigmentazione. Sulla pelle del viso e delle parti del corpo esposte, si possono formare dalle più insignificanti macchioline scure a chiazze tanto estese da modificare l’aspetto del viso e provocare forte disagio.
Nella quasi totalità dei casi la lesione è strettamente estetica e non patologica, ma continue esposizioni determinano un invecchiamento cutaneo e, in alcuni casi, discromie di tono molto più scuro rispetto alla carnagione circostante, che difficilmente regrediscono spontaneamente nei mesi successivi alla loro formazione. Se non si dà alla pelle il tempo di rigenerarsi, i danni finiscono per accumularsi, e, poiché la reversibilità della lesione dipende dalla capacità di ricambio cellulare, solo la pelle più giovane avrà maggiori probabilità di ritrovare uniformità e splendore.
Abbronzatura e melasma: le cause delle macchie della pelle
L’abbronzatura tanto desiderata non è altro che la reazione della pelle all’aggressione dei raggi ultravioletti: la maggiore produzione di melanina determina la più scura colorazione.
Il melasma (dal greco mèlasma, macchia nera) non consiste nella semplice abbronzatura, che potrebbe essere omogenea, ma nella concentrazione di melanina in determinate aree, con la comparsa della tipica macchia della pelle da contorni definiti e colorazione da castano a bruno. Non tutti vedono comparire anestetiche discromie, perché queste si sviluppano solo in concomitanza di fattori soggettivi genetici, ambientali ed anche ormonali: il melasma pare connesso a maggiori livelli di progesterone ed estrogeni, per cui i cambiamenti che la donna subisce, durante il ciclo, in gravidanza e con l’assunzione della pillola anticoncezionale, spiegano la maggiore incidenza di melasma nella popolazione femminile.
Anche in assenza di questi fattori, possono insorgere macchie cutanee a causa di disordini non immediatamente riconoscibili; lo stress, ad esempio, gioca un ruolo importante nella loro comparsa. È importante rivolgersi ad un dermatologo per indagarne le cause e adottare misure volte a contrastare l’insorgenza del melasma; se già presente, lo specialista indica il trattamento più efficace in base ad estensione e profondità della pigmentazione.
La medicina estetica: un alleato per ogni stagione
Non tutti ricorrono al medico per risolvere un inestetismo in assenza di patologie; sapere cosa è il melasma significa non temerlo.
La dermatologia però offre rimedi estetici efficaci e mirati per le macchie cutanee. Le migliori creme in commercio contengono principi attivi capaci di proteggere e riparare alcune leggere discromie; tuttavia, i tempi per un risultato soddisfacente possono essere troppo lunghi e non seguire il ritmo di ricambio cellulare necessario ad evitare accumuli di melanina.
Le soluzioni della medicina estetica, come il peeling dermatologico ed il trattamento con luce pulsata, tutto considerato rappresentano un notevole risparmio di tempo e denaro; la cura del melasma è sicura, indolore e definitiva.
Trattamenti macchie cutanee: il peeling per una pelle nuova
Il peeling chimico dermatologico è la soluzione ideale per le macchie della pelle. Ogni trattamento permette di rimuovere cellule danneggiate dello strato più superficiale della pelle, tramite l’applicazione di agenti opportunamente stabiliti e dosati dal medico a seguito di una previa visita dermatologica.
L’azione esfoliante di acido glicolico, il più utilizzato, e di acido salicidico, può essere combinata con quella idratante e riparatrice dell’acido ialuronico; sostanze più aggressive sono indicate solo in casi eccezionali di melasma profondo, e da utilizzarsi sempre sotto stretto controllo medico. I risultati sono sorprendenti fin dalla prima seduta: l’odiosa macchia della pelle si attenua fino a scomparire del tutto dopo pochi trattamenti.
L’esfoliazione determina come reazione un rinnovamento cellulare spontaneo e naturale, ogni strato cutaneo rimosso si riforma dopo ogni seduta, finché in poche settimane la pelle è rigenerata.
Il peeling ha benefici anche in termini di biostimolazione: riattivando la produzione di elastina e collagene, rende la pelle più tonica e compatta, oltre che uniforme.
Trattamenti macchie cutanee: IPL
Il trattamento con luce pulsata intensa (Intense Pulsed Light) prevede l’emissione di un fascio luminoso a contatto con la pelle; la luce, penetrata e trasformata in calore, demolisce le cellule responsabili dell’eccesso di pigmentazione, poi eliminate dall’organismo. Ad oggi non c’è altro trattamento che doni maggiore omogeneità di colorito.
Come il peeling, anche la luce pulsata IPL, oltre a garantire l’eliminazione di ogni macchia cutanea, ha un effetto biostimolante e, quindi, rigenerante.
È profondamente riduttivo considerare peeling e luce pulsata come semplici rimedi per le macchie della pelle, offrendo molto di più di una semplice soluzione.
Ti consigliamo di rivolgerti ad uno dei nostri esperti in dermatologia laser per essere indirizzato verso il migliore trattamento per la propria pelle.
Specialista in Dermatologia
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Specialista in Dermatologia e Dermatologia Pediatrica