Mappatura nei a Firenze: prevenzione e controlli in tempi rapidi
La mappatura dei nei è un’indagine diagnostica rivolta a coloro che necessitano di valutare sia la natura dei nei che la loro evoluzione nel tempo.
Attraverso la mappatura dei nei, infatti, è possibile confrontare l’aspetto del neo in diversi periodi, cioè seguire la storia di ogni macchia cutanea; è quindi l’esame principale nella prevenzione dei tumori cutanei poiché consente una diagnosi precoce in caso di modificazioni delle macchie pigmentate (i nei) considerate a rischio di degenerazione in melanoma.
A Firenze ci si può rivolgere al Centro Medico Europa per effettuare l’esame sia a scopo di prevenzione che per effettuare un controllo in tempi rapidi.
Come si svolge la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei o videodermatoscopia è un esame dermatologico di secondo livello, indicato dallo specialista che a seguito di una visita dermatologica classica individuasse nei atipici o irregolari (lesioni cutanee), che necessitano un monitoraggio nel tempo. Mentre un controllo dei nei classico prevede l’osservazione delle lesioni attraverso l’esame clinico ed in epiluminescenza (ingrandimento 20x con illuminazione soprastante), sufficiente per alcuni pazienti, il dermatologo può consigliare in alcuni casi di effettuare anche la mappatura dei nei se ritiene che sia necessario valutare l’evoluzione delle macchie cutanee.
Si tratta di un esame assolutamente non invasivo, indolore, e privo di controindicazioni, la cui durata è di circa 20 – 30 minuti. Non richiede una particolare preparazione, ma è consigliabile portare con sé eventuale documentazione precedente. È importante che il paziente sia messo a proprio agio, poiché è necessario che si spogli del tutto per indicare tutte le superfici cutanee interessate da nei, soprattutto quelle che non riesce osservare da solo con facilità.
Il medico dermatologo effettua la mappatura dei nei con l’ausilio del dermatoscopio, un piccolo microscopio a luce polarizzata, dotato di una lente capace di ingrandimento fino a 20 volte, grazie al cui utilizzo è possibile esaminare i “parametri dermatoscopici”, cioè quelle caratteristiche del neo che il dermatologo non può rilevare a occhio nudo, attinenti la struttura morfologica e la struttura interna di ogni lesione, sia essa pigmentata o meno. Le immagini, sia macroscopiche che dermatoscopiche, vengono visualizzate su un monitor ed acquisite dal computer, per poi essere archiviate o consegnate al paziente.
In sintesi, con la mappatura dei nei si ottengono vere e proprie “fotografie” d’insieme o singole dei nei, che possono essere utilizzate dal paziente in visite dermatologiche e controlli successivi, presso lo stesso o altro dermatologo, per indagare l’evoluzione dei nei nel tempo attraverso il loro confronto.
Quando conviene fare una visita di controllo dei nei?
Una visita dermatologica è sempre necessaria per valutare lo stato della pelle, soprattutto in caso di presenza di nei, si raccomanda un controllo regolare. L’osservazione della propria pelle non può essere sostituita da visite dermatologiche periodiche effettuate da professionisti a scopo sia di prevenzione che di controllo. Alta presenza di nei, familiarità di melanomi, esposizione solare frequente e carnagione ed occhi chiari rappresentano fattori di rischio per cui si rende necessario un controllo dermatologico una volta l’anno, con la prescrizione di un monitoraggio più stretto in determinati casi.
Durante la visita dermatologica, infatti, viene valutata la necessità di esami e interventi di secondo livello, primariamente la mappatura dei nei. Nel caso in cui venga riscontrata la presenza di melanomi o altri tumori cutanei saranno necessari interventi specifici.
La visita è consigliabile a qualsiasi età, soprattutto in presenza di fattori di rischio; anche in età pediatrica molto precoce non è da sottovalutare la presenza o l’insorgenza di lesioni potenzialmente tumorali.
Cosa si vede con la mappatura dei nei: come rimuovere i nei
La mappatura dei nei consente un’ispezione dell’intera superficie della pelle tramite strumenti ottici di precisione per scoprire la formazione di nuovi nei o monitorare le caratteristiche di quelli preesistenti. Le prime caratteristiche che vengono indagate sono quelle macroscopiche: forma e dimensione del neo, colore e bordi. La mappatura dei nei, inoltre, consente di analizzare anche la struttura interna del neo, indagando anche gli strati profondi dell’epidermide. In presenza di caratteristiche atipiche si individuano lesioni pigmentate che richiedono particolare attenzione, insieme ad eventuali segni di alterazione e modifica nel tempo.
A livello di prevenzione la mappatura dei nei è il principale strumento di diagnosi di melanomi.
Se è accertata la natura maligna di un neo, la combinazione di interventi dipende dallo stadio evolutivo.
Ad uno stadio iniziale vi è quasi certezza di completa guarigione e l’intervento sarà limitato; la prognosi è meno favorevole a stadi avanzati del melanoma, poiché questo ha già diffuso metastasi in vari organi del corpo, anche lontani dalla neoplasia nello stadio 4. Più il melanoma è aggressivo, maggiore è il rischio di recidiva.
In ogni stadio, è prevista come primo intervento l’asportazione chirurgica dell’area tumorale, detta anche escissione locale, che può interessare solo il tumore e la parte circostante, o estendersi a tessuti o linfonodi intaccati dalla neoplasia. Nei casi specifici ci si avvale anche di terapia mirata, immunoterapia, chemioterapia e/o radioterapia.
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Perché scegliere il Centro Medico Europa per una visita dermatologica con mappatura nei
Il Centro Medico Europa offre i più avanzati strumenti diagnostici per una visita completa sia a scopo di prevenzione che di controllo.
Il personale dell’ambulatorio di dermatologia è altamente specializzato, e offre non solo le più alte competenze, ma anche una metodologia che assicura le maggiori probabilità di individuare possibili tumori cutanei o seguirne l’evoluzione.
Durante la visita il dermatologo curerà non solo l’aspetto medico scientifico, ma anche quello dell’ascolto dei bisogni anche emotivi del paziente, allo scopo di un’agevole e corretta diagnosi.
FAQ - Domande frequenti
Una classica visita dermatologica prevede l’esame dei nei in epiluminescenza, cioè l’osservazione dei nei attraverso l’utilizzo del dermatoscopio, lo strumento con quale si analizza sia la struttura morfologica della lesione che la sua struttura interna.
Questa metodica non invasiva è utilizzata anche nella mappatura dei nei, che però offre il vantaggio del monitoraggio delle macchie pigmentate nel tempo. Infatti, la mappatura dei nei, chiamata anche videodermatoscopia, prende il nome dallo strumento utilizzato, in grado di registrare le immagini dei nei, che saranno poi archiviate.
Il vantaggio della mappatura dei nei è evidente: attraverso il confronto delle immagini dei nei nel tempo è possibile rilevare eventuali modificazioni nelle loro caratteristiche ed intervenire in tempi molto più ristretti quando necessario.
Controllare i propri nei è già fondamentale per la prevenzione di tumori della pelle. Eventuali campanelli di allarme sono l’asimmetria, in particolare se il neo è diviso in più parti anziché essere omogeneo, i bordi frastagliati o irregolari, modifiche nel colore , nella sua omogeneità e sfumature, colore troppo scuro, e dimensioni (se il neo supera i 6 mm di diametro). Inoltre, occorre prestare attenzione alla eventuale evoluzione del neo, cioè alle sue modifiche in un breve lasso di tempo.
Nel caso di una visita dermatologica, chiaramente i metodi di indagine prevedono un’accuratezza decisamente maggiore, ma soprattutto consentono l’utilizzo della necessaria strumentazione che rileva non solo gli aspetti visibili ad occhio nudo, ma anche gli aspetti dermatoscopici, capaci di indicare le lesioni melanocitarie più a rischio.
Solo un medico dermatologo può diagnosticare la presenza di un melanoma.
L’indagine inizia con la raccolta delle informazioni sulla storia clinica del paziente, e l’esame obiettivo attraverso la strumentazione disponibile. La visita dermatologica stabilirà la necessità di effettuare una biopsia, prelevando un campione di cellule che verrà analizzata in laboratorio per ricercare eventuali cellule con caratteristiche neoplastiche, ovvero tumorali. Solo attraverso la biopsia si ha certezza di diagnosi. Inoltre, è con questa che si stabilisce lo stadio del tumore, fase fondamentale nel pianificare la terapia più idonea.
Se è accertata la presenza di un melanoma, infatti, occorre altresì verificare che questa non si sia diffusa nell’organismo, per cui potrebbe essere necessario sottoporre il paziente alla biopsia del linfonodo sentinella, TAC, risonanza magnetica nucleare e PET.
Medici di riferimento:
Dott.ssa Silvia Betti
Dott.ssa Diletta Bonciani
Dott. Piero Campolmi
Prof. Giovanni Cannarozzo
Dott.ssa Isabella Gallerani
Dott. ssa Lavinia Quintarelli
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