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Ortottica Pediatrica

Visita ortottica per bambini per una valutazione più attenta

L’ortottica pediatrica è un ramo ausiliario dell’oftalmologia che tratta prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi motori e sensoriali della visione infantile. Prevede specifiche tecniche volte a riabilitare la motilità oculare del bambino. L’ambulatorio di Ortottica Pediatrica del Centro Medico Europa a Firenze è un punto di riferimento per la diagnosi di deficit nella funzionalità e nella mobilità dei muscoli oculari in età pediatrica. La prevenzione è un cardine del centro medico di Firenze, e opportunamente promossa da personale esperto e dotato di strumentazione avanzata. La valutazione ortottica è eseguita nei bambini da specialisti costantemente aggiornati, che ricevono i piccoli pazienti in un ambiente accogliente, utilizzando strumenti idonei all’età per una completa indagine volta a identificare precocemente ogni disturbo ortottico pediatrico.

Come si svolge la visita ortottica pediatrica?

La visita ortottica si rivolge a bambini di ogni età. L’ortottista pediatrico non si limita a valutare la natura di sintomi già presenti, ma indaga la presenza di un malfunzionamento anche in assenza di sintomatologia. Gli esami ortottici hanno lo scopo di valutare l’acuità visiva ed eventuali anomalie nella visione binoculare. Alcune, come paralisi oculare, ambliopia e strabismo possono incidere negativamente sullo sviluppo del bambino. Una visita ortottica pediatrica può impedire l’insorgenza di ulteriori disturbi, dal mal di testa alla riduzione permanente dell’acuità visiva, e dare un contributo fondamentale nel sostegno al bambino con deficit visivi.

Perchè è importante la visita ortottica per il bambino?

La prevenzione e la diagnosi precoce di anomalie nella motilità dei muscoli oculari è particolarmente importante per la corretta crescita del bambino. I difetti visivi, e le alterazioni che ne conseguono, sono molteplici e non sempre immediatamente identificabili. Di frequente visione doppia, lievi paralisi oculari, ambliopia e strabismo non accentuato sono diagnosticati soltanto quando il bambino inizia ad adottare evidenti misure di adattamento e compenso, sia sensoriali che posturali. Queste non sempre rappresentano una strategia ottimale, ma possono causare ulteriori disturbi in altre sfere dello sviluppo. Una visita ortottica nei bambini richiede una valutazione ortottica approfondita che integri la diagnosi con eventuali altre anomalie rilevate, allo scopo di pianificare una terapia riabilitativa che il paziente può svolgere a domicilio. Non è da sottovalutare lo sforzo oculare che il bambino deve continuamente sostenere. Questo genera un malessere che può essere facilmente alleviato con un adeguato intervento ortottico pediatrico.

Quando fare una valutazione ortottica ai bambini?

Una precoce visita ortottica pediatrica è importante per tutti i bambini, anche in assenza di familiarità o sintomatologia. Diventa indispensabile quando manifestano un comportamento atipico che può indicare anomalie già presenti. Il bambino potrebbe strofinare o strizzare gli occhi troppo spesso, avere lacrimazione, bruciore o ipersensibilità alla luce. Un eccessivo sforzo oculare genera anche mal di testa, nausea e sbalzi di umore apparentemente immotivati. Occorre anche prestare attenzione alle modalità con le quali il bambino si relaziona a oggetti e persone. Se a questi si avvicina troppo, è probabile che abbia difficoltà a vedere nitidamente da uno o da entrambi gli occhi. Anche una postura anomala è un possibile campanello di allarme. Il bambino con deficit visivo spesso inclina la testa, si sporge troppo in avanti o sta seduto in modo anomalo per concentrare il suo sforzo su ciò che vuole visualizzare. Non è sempre facile cogliere segnali di disturbi visivi in età pediatrica. Solo tramite un’approfondita visita ortottica pediatrica si può verificare la presenza di eventuali alterazioni della vista nei bambini anche molto piccoli.

I problemi della vista più comuni

Nella prima infanzia una delle più comuni patologie oculari è l’ambliopia, che di frequente si sviluppa già prima del compimento del secondo anno di vita. Comunemente detta “occhio pigro“, consiste in una riduzione della capacità visiva di un occhio che, se non trattata, diventa permanente con il completamento dello sviluppo dell’apparato visivo. L’ambliopia può insorgere anche durante la crescita, e agli esordi non è facile identificarla, poiché apparentemente il bambino potrebbe utilizzare in modo coordinato e simultaneo gli occhi, e non mostrare sintomi di deficit visivo. Lo strabismo è più riconoscibile, poiché consiste in un disallineamento oculare intermittente o costante, di uno solo o di entrambi gli occhi in modo alternato. Può dipendere da alterazioni motorie dei muscoli oculari o da un difetto refrattivo, e spesso è legato all’ambliopia. Se il bambino utilizza quasi esclusivamente l’occhio con maggiore capacità visiva, nel tempo può perdere la funzionalità dell’occhio meno stimolato.

L’esame ortottico nei bambini può essere utile anche per evidenziare difetti di refrazione. Mentre la vista del neonato è naturalmente imperfetta, nel tempo dovrebbe stabilizzarsi una visione nitida. Quando ciò non accade si presentano frequentemente ipermetropia, miopia o astigmatismo. L’ipermetropia è il difetto fisiologico della visione alla nascita, e a volte non scompare col processo di maturazione oculare. Quando i due occhi presentano valori di ipermetropia diversi si può sviluppare ambliopia. Il sintomo principale è l’incapacità di mettere a fuoco le immagini vicine. Come l’ipermetropia, anche la miopia è un difetto causato da un’anomala lunghezza assiale. In gran parte dei casi si sviluppa in età scolare e, al contrario dell’ipermetropia, si manifesta con l’incapacità di vedere nitidamente gli oggetti lontani. Anche l’astigmatismo è piuttosto diffuso: è un difetto che dipende da una particolare curvatura della cornea, che determina una distorsione dell’immagine percepita. Si tratta di disturbo indipendente dalla distanza dall’oggetto che si intende visualizzare. La visione è sempre sfuocata, e ciò può essere particolarmente fastidioso in ogni attività quotidiana.

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Quando fare la prima visita ortottica: consigli di prevenzione per ogni età

Se non diagnosticato, ogni disturbo visivo può influire sulla crescita del bambino. Una visita ortottica pediatrica consente di individuare la presenza e la natura del deficit visivo, per definire il più opportuno piano terapeutico. Spesso il semplice uso di lenti correttive è risolutivo, e aumenta notevolmente la qualità di vita del bambino. In assenza di evidenti difetti congeniti o di familiarità con disturbi oculari, generalmente i familiari si limitano a osservare il bambino per individuare eventuali anomalie. Una corretta prevenzione, invece, richiederebbe un controllo ortottico pediatrico già intorno ai 3 anni. In questa età i piccoli pazienti hanno sufficienti capacità di comunicare, e di conseguenza di collaborare, durante l’esecuzione degli esami ortottici. Se anche la seconda visita non evidenzia difficoltà visive, si può attendere i 6 anni di età. L’esame ortottico nei bambini sarà ancora volto a verificare che lo sviluppo del sistema visivo si mantenga nella norma, anche in termini di cooperazione binoculare, in vista dell’inizio della scuola. In mancanza di un controllo ortottico pediatrico, spesso si arriva a diagnosi soltanto quando il bambino mostra difficoltà di apprendimento o di attenzione in ambito scolastico. La diagnosi è tardiva, poiché la maturità visiva si raggiunge già a 6 – 8 anni di età.

FAQ - Domande frequenti

Lo strabismo è un disturbo causato principalmente da difetti di refrazione o alterazioni della motilità oculare che determinano una deviazione dell’occhio dall’asse visivo. Nella maggior parte dei casi si accompagna a una riduzione dell’acuità visiva dell’occhio deviato (ambliopia). Una tempestiva valutazione ortottica nei bambini è fondamentale per la completa risoluzione del disturbo, ma anche per aumentare la possibilità di intervenire con tecniche meno invasive. Alcuni casi di strabismo infantile possono essere risolti soltanto ricorrendo all’intervento chirurgico, in altri è sufficiente il bendaggio dell’occhio meno compromesso per correggere parzialmente o totalmente la divergenza oculare.

Il trattamento richiede un successivo monitoraggio, volto a verificare il buon esito del trattamento e il mantenimento nel tempo dell’allineamento degli occhi. Ripetere regolarmente l’esame ortottico serve a riconoscere eventuali recidive in bambini con disturbi già trattati. Inoltre, è verosimile che sia prevista già un’altra terapia (ad esempio, l’impiego di lenti correttive), e occorre confermarne la validità o modificarla in base all’evoluzione del difetto visivo. In presenza di strabismo è indispensabile affidarsi a un ortottista pediatrico che sia capace di seguire regolarmente il bambino nel corretto sviluppo della percezione visiva. La terapia riabilitativa presuppone la collaborazione dei familiari e del paziente e può richiedere tempi lunghi. Per cui è necessario che il bambino sia accompagnato in questo percorso da uno specialista di fiducia.

L’ambliopia (comunemente detta occhio pigro) è una condizione per la quale l’acuità visiva di un occhio non si è adeguatamente sviluppata. Se non trattata, la differenza di funzionalità fra gli occhi può causare altre patologie, e determinare una riduzione permanente della capacità visiva. Il disturbo è piuttosto comune in età pediatrica, e può dipendere da una molteplicità di cause. La terapia consiste nel correggere i fattori alla base dell’ambliopia, ossia prescrivere lenti correttive in presenza di un difetto refrattivo, o prevedere un bendaggio dell’occhio che ha maggiore funzionalità affinché il paziente utilizzi e stimoli esclusivamente l’occhio pigro per alcune ore della giornata. La terapia occlusiva può anche accompagnarsi a lenti correttive: in questo caso, anziché bendare l’occhio, si può coprire la lente degli occhiali da vista. L’ambliopia si stabilizza se non è trattata nella cosiddetta età plastica, quando ancora il bambino sta sviluppando le sue funzioni organiche. La visita ortottica per i bambini è un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita, ancor più che per gli adulti. Una diagnosi precoce, entro i primi 3 anni di vita, può determinare la completa guarigione, mentre un intervento successivo mantiene una funzione riabilitativa e determina un miglioramento significativo, ma non è definitivamente risolutivo.

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