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Otorinolaringoiatria Pediatrica

Otorino pediatrico a Firenze per controlli nei più piccoli

L’otorinolaringoiatria pediatrica è la branca della medicina che tratta prevenzione, diagnosi e cura delle patologie a carico di orecchio, naso e gola in neonati e bambini. I più giovani pazienti hanno proprie peculiarità da considerare per una corretta valutazione del disturbo, sia durante la visita specialistica che nella strumentazione utilizzata. Per questo motivo occorre rivolgersi a un esperto nella cura dei bambini, dotato di preparazione e strumenti idonei: l’otorinolaringoiatra pediatrico. A Firenze, al Centro Medico Europa operano i migliori specialisti, che accompagneranno il bambino nel percorso più idoneo, offrendo la massima disponibilità fin dalla prima visita otorinolaringoiatrica pediatrica.

Come si svolge la visita otorinolaringoiatrica nei bambini?

La visita otorinolaringoiatrica pediatrica prevede una prima fase di anamnesi, in cui il medico raccoglie informazioni sulla storia clinica del bambino e dei familiari, sullo stile di vita e sui sintomi percepiti dal bambino e riferiti dai genitori (insieme al paziente, se capace di descriverli). Inoltre prende visione di eventuali esami effettuati in precedenza. Il successivo esame obiettivo generalmente inizia con un lavaggio auricolare (l’asportazione del tappo di cerume all’interno dell’orecchio). A seguito di questo il bambino è sottoposto ad alcuni esami specifici volti ad individuare la causa della sintomatologia. Per esempio, ispezione di naso e cavità paranasali, palpazione del collo, ispezione di cavo orale e laringe, esame audiometrico e impedenzometrico. In una visita più approfondita, l’otorino pediatrico può prevedere esami come la laringoscopia, utilizzando una strumentazione adatta all’età del paziente. Oppure esami più specificamente relativi ai sintomi riferiti, come l’esame vestibolare.

Le più comuni patologie di orecchio, naso e gola nei bambini

I disturbi relativi a orecchio, naso e gola sono fra i più frequenti in età pediatrica. Le infezioni di orecchio e gola possono sviluppare disturbi correlati, come febbre o dolore anche intenso. L’otite media acuta (OMA), l’infezione dell’orecchio medio, è la forma di otite più comune nei bambini. Oltre che dai rischi della mancata cura dell’otite, l’urgenza della diagnosi nasce dalla necessità di alleviare il dolore acuto percepito dal bambino. Le infezioni delle alte vie respiratorie (naso, seni paranasali, adenoidi e tonsille) generalmente non sono altrettanto dolorose, ma molto comuni sia in età scolare che prescolare. In determinati casi anche queste possono manifestarsi con dolore nelle aree correlate all’infiammazione: ad esempio con sinusite, insieme a tosse e rinorrea (il naso che cola) provocando anche cefalea. 

Molti bambini soffrono di difficoltà respiratorie non evidenti; in altri casi i sintomi variano dal russamento all’apnea. Una terapia farmacologica (chirurgica nei casi più severi) determina un miglioramento della vita relazionale, scolastica e ricreativa del bambino. Anche l’epistassi, cioè il sanguinamento dal naso, è un’esperienza piuttosto comune nei bambini fino ai dieci anni di età. Se si tratta di singoli eventi non devono destare preoccupazione, episodi frequenti e ravvicinati richiedono una visita otorinolaringoiatrica (ORL) pediatrica. L’otorino pediatrico del centro medico di Firenze ha competenze e capacità specifiche per valutare disturbi in bambini di ogni età.

Quando è necessario portare il bambino dall’otorino?

Anche in assenza di sintomi evidenti o severi, è consigliabile sottoporre il bambino a una visita otorinolaringoiatrica pediatrica già a un’età compresa fra i 3 e i 5 anni. Infatti eventuali piccoli disturbi non espressi dal bambino o sottovalutati dal familiare potrebbero nel tempo causare difficoltà in sfere diverse. Dall’ambito relazionale a quello scolastico, con ripercussioni su sviluppo e apprendimento. Un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia potrebbe manifestare difficoltà di concentrazione, irritabilità o isolamento, attribuiti dagli adulti di riferimento alla giovane età, ma da ricondurre correttamente a disturbi fisici.

Gran parte dei sintomi più comuni di patologie e disturbi otorinolaringoiatrici, quali raffreddore e tosse, sangue dal naso e mal di orecchie, sono affrontati inizialmente soltanto ricorrendo al pediatra di base. Quando questi sintomi sono troppo frequenti e ricorrenti, occorre una valutazione da parte di un otorino pediatrico per indagarne le reali cause. Si consiglia ai familiari di prestare attenzione anche al russamento ed eventuali apnee: i disturbi del sonno sono tra i sintomi più frequenti di difficoltà respiratorie.

L’ipoacusia è fra le patologie che richiedono particolare tempestività di diagnosi. Non sempre il bambino esprime direttamente difficoltà uditive, e solo un’osservazione attenta e continua da parte dei familiari può aiutare a coglierne i segnali. A ogni tappa evolutiva, neonati o bambini udenti sviluppano reazioni a suoni e rumori, ed emettono loro stessi suoni adeguati all’età secondo il fisiologico sviluppo del linguaggio. Occorre una visita di un otorino pediatrico per quei bambini in cui ciò non accade. Diagnosi e trattamento ottenuti tramite una precoce visita otorinolaringoiatrica pediatrica consentono un sostegno globale al bambino, e prevengono complicazioni future.

Test dell’udito per i bambini

Riconoscere precocemente le difficoltà uditive del bambino non solo assicura a lui e ai suoi familiari un miglioramento della qualità di vita, ma anche evita che l’ipoacusia abbia ripercussioni negative anche sulla psiche. Le metodiche audiometriche sono scelte sulla base dell’età del bambino. Già alla nascita l’udito può essere indagato obiettivamente valutando la funzionalità della coclea attraverso il test delle emissioni oto-acustiche (OAE). Questo prevede l’emissione del suono nell’orecchio tramite una piccola sonda, e la contemporanea registrazione del suono che la coclea stessa dovrebbe emettere in risposta.  Altri test di tipo comportamentale si basano sull’osservazione del comportamento del bambino esposto a stimolo uditivo. Nel neonato l’otorinolaringoiatra pediatrico valuta la risposta incondizionata allo stimolo sonoro, ossia il riflesso incondizionato del bambino.

Se il paziente è più grande ma di età inferiore ai 3 anni, si possono esaminare anche i riflessi condizionati dall’apprendimento. Questi test possono non fornire misurazioni accurate della capacità uditiva del bambino, poiché il paziente è ancora incapace di esprimersi compiutamente. Tuttavia, già identificano con attendibilità l’eventuale perdita di udito. Il bambino capace di collaborare al test può essere sottoposto a esame audiometrico tonale, già utilizzato nell’adulto e opportunamente adattato all’età sia nell’approccio che nella strumentazione. L’otorino pediatrico fa indossare al bambino una cuffia dalla quale sono emessi singoli suoni di intensità e frequenze diverse, e gli chiede di segnalare la percezione del suono. Tramite test audiometrico si valuta e rappresenta su un diagramma (l’audiogramma tonale) la soglia uditiva del paziente, cioè il livello sonoro più basso che riesce a percepire a diverse frequenze da ogni orecchio.

Fibrolaringoscopia nei bambini: come si svolge

La fibrolaringoscopia è un esame endoscopico che consente di indagare l’eventuale presenza di anomalie delle prime vie aeree e digestive, dalle fosse nasali alle corde vocali, fornendone una visione dettagliata.

Non è richiesta partecipazione attiva da parte del paziente, ma è importante che il bambino resti immobile durante l’esame. L’otorino pediatrico lo farà sedere comodamente su una sedia o in braccio al familiare, in base alle esigenze emotive e all’età, e lo tranquillizzerà prima dell’esecuzione del test. La fibrolaringoscopia è eseguita tramite uno strumento sottile che viene inserito delicatamente dal cavo orale o, per maggiore completezza di indagine, dalla narice, e fatto procedere fino a raggiungere l’estremità della laringe. 

Il fibrolaringosopio è dotato di una piccola telecamera alla sua estremità, e quindi è in grado di riprendere l’area di passaggio che è visualizzata dal medico in tempo reale, e, se necessario, registrata. Se è vero che la fibrolaringoscopia pediatrica è analoga a quella eseguita nell’adulto, sono previsti, però, degli opportuni adattamenti all’età del paziente. Dall’approccio più delicato, alle dimensioni dello strumento, più piccolo e mai rigido. L’esame è generalmente ben tollerato dal bambino, ma può causare fastidio. Per questo l’otorinolaringoiatra pediatrico potrebbe utilizzare un anestetico locale per diminuire la sensibilità della gola del paziente.

Esame audiometrico per bambini: quando farlo

Gli esami utili a valutare la capacità uditiva nei bambini possono essere svolti con diverse modalità in base all’età del paziente. In alcuni test la valutazione è effettuata osservando nel bambino la risposta comportamentale incondizionata o condizionata a stimoli sonori, senza misurare il deficit uditivo. In altri test audiometrici propriamente detti, la capacità uditiva è quantificata e rappresentata su un grafico detto audiogramma. L’esame audiometrico non è doloroso né invasivo. Non presentando controindicazioni si consiglia di eseguirlo ai primi segnali di deficit uditivo nei più piccoli, per preservarne un corretto sviluppo.

Questo esame richiede la collaborazione attiva del bambino, che deve indossare una cuffia nella quale sono inviati impulsi sonori di varia intensità e frequenza. Il bambino deve segnalare allo specialista la percezione del suono (premendo un pulsante, alzando la mano, o in altro modo) o ripetere il suono udito. Solo così l’otorino pediatrico può stabilire la soglia minima uditiva del bambino e la sua capacità di discriminazione. È evidente che questo coinvolgimento attivo richiede un’età minima di 6 anni.

L’esame audiometrico può essere eseguito anche nei bambini dai 3 ai 6 anni con modifiche significative. Per quantificare la capacità uditiva del bambino si utilizza il gioco, e la valutazione è effettuata osservando le risposte del bambino ad ogni stimolo sonoro durante il gioco. Il test è meno accurato perché il bambino più piccolo non è altrettanto collaborativo e preciso, ma rappresenta comunque un valido strumento diagnostico di primo livello.

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Visita otorinolaringoiatrica pediatrica al Centro Medico Europa a Firenze

Se cerchi un otorino pediatrico a Firenze, lo specialista del Centro Medico Europa presta particolare attenzione agli aspetti emotivi del piccolo, interagendo adeguatamente per ricercare la necessaria collaborazione del bambino. Gli esami diagnostici eseguiti durante la visita otorinolaringoiatrica rivolta ai bambini non causano dolore, ma alcuni possono essere leggermente fastidiosi. L’otorino pediatrico si rivolge al bambino rassicurandolo ed informandolo, se l’età lo consente, in modo da procedere con maggiore coinvolgimento e tranquillità, utili anche ai fini di una corretta indagine.

FAQ - Domande frequenti

Mentre alcuni esami di screening consentono di diagnosticare deficit uditivi presenti già alla nascita, determinate forme di sordità possono sorgere in tempi successivi. Occorre una visita otorinolaringoiatrica pediatrica in cui l’otorino pediatrico può valutare la presenza di ipoacusia quando il bambino non reagisce a stimoli sonori. Ad esempio se il piccolo ignora suoni forti oppure non si volta né sbatte le palpebre in presenza di un rumore improvviso. Da non sottovalutare anche la difficoltà di comunicazione. Il bambino che non volge lo sguardo quando chiamato dai familiari, non reagisce a semplici richieste verbali o non presta attenzione a dialoghi e racconti probabilmente presenta un deficit uditivo.

Un altro campanello d’allarme è il ritardo nello sviluppo del linguaggio. Il relativo apprendimento avviene in gran parte tramite ascolto e riconoscimento di suoni, sia nei primi mesi di vita che nella crescita.

Solo l’otorinolaringoiatra pediatrico può correttamente indagare eventuale presenza e gravità di deficit uditivi tramite opportuni test. Lo specialista terrà anche in considerazione che a ogni età del paziente corrisponde una risposta diversa agli stimoli. Una visita dell’otorino pediatrico al centro medico di Firenze potrebbe escludere un’ipoacusia progressiva o permanente. Può individuare cause di sordità temporanea e facilmente eliminabili, oppure stabilire il più efficace intervento secondo la forma di deficit riscontrata.

L’ipoacusia può essere congenita o presentarsi improvvisamente, e in gran parte dei casi si aggrava nel tempo. Nel bambino come nell’adulto la sintomatologia è varia. Oltre ad avere difficoltà a percepire stimoli sonori distintamente, il paziente può avvertire suoni e rumori in situazioni di silenzio, o una sensazione di occlusione all’orecchio. Il malfunzionamento dell’apparato uditivo può ripercuotersi su più capacità, fra cui la deambulazione. Di frequente l’ipoacusia è causa capogiri, vertigini, e più in generale vari disturbi dell’equilibrio, poiché quest’ultimo dipende dal sistema vestibolare. Anche sintomi quali nausea e vomito possono essere conseguenza di difetti uditivi anche parziali. Irritabilità e stanchezza sono altri sintomi conseguenti al continuo sforzo nell’ascolto, e spesso si aggiunge l’isolamento. I familiari devono cogliere prontamente questi segnali, poiché il bambino ha minori capacità di esprimere chiaramente le caratteristiche del suo malessere, e spesso anche soltanto di riconoscerle. Una visita otorinolaringoiatrica pediatrica consente una valutazione completa e approfondita, e la definizione di un opportuno piano di intervento.

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