IL BINOMIO CHE FAVORISCE L’AUMENTARE DI ACNE E DERMATITI
L’esigenza di protezione dal Covid ha reso necessario l’utilizzo di mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3 o mascherine in tessuto lavabili per accedere a tutti i luoghi in cui sono presenti altre persone. Di conseguenza da oltre un anno abbiamo dovuto inserirle tra le cose indispensabili per uscire di casa.
Ma che conseguenze hanno questi dispositivi a contatto con la pelle del viso? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Diletta Bonciani, dermatologa del Centro Medico Europa.
Dott.ssa Bonciani cosa possono provocare le mascherine a contatto con la pelle?
L’uso prolungato della mascherina può provocare un peggioramento della pelle, in particolare nei pazienti che già soffrono di patologie cutanee come acne, dermatite seborroica o rosacea. In generale tutti possono avere delle ripercussioni sulla pelle, soprattutto nei soggetti con cute più sensibile, sviluppando delle vere e proprie dermatiti irritative da contatto.
Quali sono le cause?
La frizione tra la pelle e i dispositivi può provocare irritazione e arrossamenti. Inoltre la respirazione all’interno crea un microambiente che favorisce l’insorgere delle dermatiti o un peggioramento delle patologie già presenti. Per il calore e l’umidità che si vengono a formare si crea un ambiente più adatto alla proliferazione micotica e batterica. Paradossalmente le mascherine che filtrano di più e che ci proteggono maggiormente sono anche quelle posso causare maggiori problemi alla pelle del viso. Inoltre i materiali con cui sono fatte spesso sono di bassa qualità e questo rappresenta un ulteriore rischio irritativo
Come si può intervenire?
Premettendo che l’uso delle mascherine deve persistere per proteggerci dal contagio del Covid, ci sono delle terapie locali che si possono seguire. In presenza di un aumento dell’acne, di dermatite seborroica o della rosacea, ma anche in caso di nuove manifestazioni che prima non erano presenti come arrossamento e desquamazione, è necessario rivolgersi ad uno specialista. In queste circostanze, infatti, deve essere eseguita una diagnosi medica ed elaborato un piano di cura mirato. Per evitare di peggiorare la situazione niente “fai da te”. Sono necessarie infatti delle terapie topiche specifiche alla tipologia di problema.